Il ritorno alla natura firmato Vivienne Westwood - MFFashion.com

2022-10-02 08:49:31 By : Mr. Bruce Zhao

Born to rewild. Tre parole che corrispondono a un titolo, quello della spring-summer 2023 firmata Vivienne Westwood. Che porta a un messaggio preciso, parafrasabile come: «Nati per proteggere l’ambiente e riportarlo al suo stato naturale». Che si traduce in un’azione responsabile, come sempre accade nelle collezioni di Dame Vivienne Westwood, da lungo tempo impegnata a difendere il pianeta per un futuro sostenibile. Non solo i materiali usati sono al 90% a basso impatto ambientale, ma il brand sostiene oggi Rewilding Britain e il suo progetto ambizioso orientato al ripristino del 30% della natura della Gran Bretagna entro il 2030, sia sulla terraferma che nei mari.

Nel mentre, «Born to rewild» è un ricamo su una giacca in denim dalle spalle esagerate e dalla vita affusolata, da footballer. È abbinata ai Macca trousers del brand, con la loro vestibilità ampia e distorta, il cavallo sceso. Entrambi sono in versione unisex e molto prendono dalla storia della maison che è il punto di partenza per tutto il nuovo guardaroba. Poi «Born to rewild» fa capolino nel gessato, scritto tra le righe. E il rewilding si riflette nelle stampe floreali, nuove e d’archivio, che si incontrano nel flower blocking. Un capospalla d’ispirazione austriaca, con un sistema di stringhe, permette di giocare con la sua lunghezza, dei pantaloni si possono aprire completamente sul retro.

Accanto, school stripes bianche e blu ripensano l’uniforme inglese, appunto scolastica, in modo rilassato. Il tartan MacAndy trasforma in versione al neon l’iconico MacAndreas, così chiamato in onore del marito di Westwood, Andreas Kronthaler, e diventato famoso nello show Anglomania dell’inverno del ’93. MacAndy arriva nel nuovo corsetto, dove ecco comparire uno scollo a cuore, il primo dei tanti cuori della collezione, sinonimo di Vivienne Westwood. Il rinnovato scozzese è anche in una mini-skirt che tanto sembra richiamare quella minuscola indossata, sull’indimenticabile passerella della spring-summer 1995, da una giovanissima Kate Moss che faceva la storia mangiando un Magnum in topless.

Il neon si fa quindi puro, solido nei completi sartoriali che per l’uomo si spingono in un’indagine del casual. Le tasche della giacca sono leggermente fuori scala, come già sformate. I pants hanno un extra volume sul davanti. La donna sposa invece un’estetica anni Quaranta e la Rita jacket cita l’attrice Rita Hayworth. Due sciarpe, acquistabili anche separatamente come accessori, si cuciono poi insieme in volumi aerei, senza spreco di tessuti. Nel print sul fronte, i gioielli formano quel cuore che, a mo’ di pattern, arriva in felpa jacquard e nella maglieria rilassata.

Come in un crescendo, tra il denim jacquard Born in England e un knitwear geometrico che guarda alla Germania del XIV secolo, compare un tailoring dove brilla la stampa Infinity & Saturn. Un riferimento all'evento astrologico del ritorno di Saturno, ricorrente circa ogni 30 anni, che ognuno sperimenta quando il pianeta torna nella stessa identica posizione che occupava nel cielo al momento della nascita.

Giudizio. Dal passato di archivi e riferimenti storici, fino al presente. E poi verso un futuro che per il Regno unito è tutto da scrivere, certi che il nuovo re Carlo III sarà il re della moda sostenibile. Come Westwood ne è la regina. E l’articolata, ben fatta e responsabile spring-summer 2023 del suo brand lo conferma ancora una volta. (riproduzione riservata)

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